Dunque, inizio col dire che sono un po’ in ritardo con questo articolo, avrei dovuto proporlo qualche settimana fa ma… “mi salvo in corner”.
Sulle piante di prugnolo potete ancora trovare (ho verificato personalmente ieri) le bacche violacee che potrete utilizzare per produrre un ottimo liquore o una marmellata buonissima. Anzi, se ne trovate e son sane saranno ancora piu mature e succose.
Vi ricordo che abbiamo già parlato del prugnolo nell’articolo Altre tipologie di gin quando parlammo dello Sloe Gin.
IL PRUGNOLO
Il Prugnolo Selvatico, prunus spinosa, lo potete solitamente trovare al margine dei boschi ma anche in pianura sotto forma di siepe per dividere gli appezzamenti di terreno o per delimitare il perimetro delle case.
E’ un arbusto spinoso, molto rustico, poca spesa molta resa, e se siete intenzionati a farne marmellata o un buon liquore potete anche valutare di piantarne uno (o più) nel giardino di casa. Necessita veramente di pochissime cure.
Ha proprietà astringenti, depurative, toniche, diuretiche e stimola i processi digestivi.
RICETTINA
Il liquore al Prugnolo selvatico (Bargnolino, Prugnolino, Prugnoletto…) è un liquore che “ti frega” perchè è solitamente dolce e piacevole…ma da tradizione dovrebbe avere una gradazione di circa 38-40 % vol.
Una ricetta abbastanza collaudata è la seguente.
Per un litro circa di liquore finito:
Lavate bene i prugnoli e riponeteli prima in un colino e poi in un canovaccio per lasciarli scolare bene e rimuovere piu acqua possibile.
Mettete poi i prugnoli a macerare in alcol buongusto per 2-3 mesi mescolando di tanto in tanto: 1/2 kg di prugnoli in mezzo litro di alcol 96% vol. Una volta trascorso questo tempo separate il macerato di prugnolo dalla parte solida.
Sciogliete in 330 ml di acqua 250 grammi di zucchero semolato e aggiungetelo al macerato. Se avrete lavorato bene senza disperdere troppo alcol il vostro liquore avrà una gradazione di circa 38% vol.
Mescolate ben bene
Attendete almeno un mese e poi filtrate dapprima con carta scottex e poi con carta da filtro (la filtrazione sarà un po difficoltosa, come per tutti i liquori di frutta “a polpa”).
Il vostro liquore è pronto!
Esistono diverse varianti alla ricetta:
Nel piacentino, dove viene chiamato Bargnolino si usa spesso sciogliere lo zucchero nel vino (Gutturnio) anzichè in acqua.
Nel modenese, dove viene solitamente chiamato Prugnoletto si usa spesso utilizzare la grappa al posto di una parte dell’alcol buongusto.
C’è poi chi (ad esempio io) aggiunge un pelino di macerato di ciliegia per rafforzare profumo e sapore. Potete farvelo da soli togliendo i noccioli alle ciliegie e mettendo tante ciliegie a macerare in meno alcol possibile, in modo da ottenere un macerato molto concentrato. Ve ne servirà davvero poco perciò potete usare un barattolo da marmellata.
Provate, sperimentate sempre…e poi sappiatemi dire.
Ottimo Samuele